20 giugno 2024
ore 9:10
di Francesco Nucera
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 Per tutti
grave siccità in Sicilia
grave siccità in Sicilia

La Sicilia sta affrontando una grave crisi idrica a causa della persistente siccità. La regione ha dichiarato lo stato di calamità naturale, e il governo ha riconosciuto la necessità di interventi urgenti per mitigare i danni causati dalla mancanza d'acqua. Le precipitazioni recenti non sono state sufficienti a compensare il deficit idrico accumulato, che resta significativo. Alcune aree registrano una carenza di oltre il 40-60% delle precipitazioni annue rispetto alla norma. Nella Sicilia orientale, le precipitazioni cumulate sono inferiori a 300 mm in 12 mesi. Anche sull'Etna, solitamente una zona piuttosto piovosa, la situazione è critica.

La crisi è particolarmente grave per il settore agricolo e zootecnico. Grano, cereali e foraggi registrano cali fino al 100%, mentre l'assenza di pioggia colpisce anche gli alberi da frutto e minaccia vigne e uliveti. Questo evento richiama alla memoria la siccità del 2002, uno degli anni più critici per la regione, con gravi conseguenze per il settore agricolo e le risorse idriche. I bacini idrici sono al di sotto del livello di allerta.

Oltre alla Sicilia, anche Puglia, Basilicata e Calabria stanno soffrendo un elevato stress idrico. Seguono Campania, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. L'Italia è al quarto posto in Europa per stress idrico.

In Europa le temperature elevate e le scarse precipitazioni hanno causato gravi condizioni di siccità anche nella Spagna meridionale, a Malta, in Marocco, Algeria e Tunisia. Tra il 1° gennaio e il 20 gennaio 2024, la siccità ha raggiunto livelli record, dopo l'anno più caldo mai registrato, con il 2024 che minaccia di superarlo. La siccità prolungata aumenta anche il rischio di incendi a causa della ridotta umidità del suolo.

Le regioni meridionali sono soggette ultimamente a prolungati periodi anticiclonici, spesso accompagnati da masse d'aria calde e secche di origine sub-tropicale, mentre il Centro-Ovest Europa e il Nord Italia sono più esposti a correnti instabili e a una piovosità superiore alla media. La posizione delle alte e basse pressioni dell'ultimo anno sembra corrispondere a un East Atlantic (EA) Index positivo. L'EA Index è una delle principali modalità di variabilità climatica del Nord Atlantico, simile all'Arctic Oscillation (AO) o al North Atlantic Oscillation (NAO). Esiste una correlazione tra un EA Index positivo e El Niño, anche se questa relazione è influenzata da molteplici fattori climatici e può variare nel tempo. La connessione è più evidente in periodi specifici e può essere modulata da altre variabili climatiche. L'EA Index risulta prevalentemente positivo dagli anni '90, a causa delle dinamiche atmosferiche e oceaniche su scala multidecadale, inficiate dal cambiamento climatico. Anche se la tendenza è quella di un EA Index positivo di lungo periodo, eventi a breve termine possono modulare questa tendenza, portando ad anni più secchi o più umidi a seconda della variabilità naturale e delle interazioni climatiche globali. L'estate è tradizionalmente una stagione secca per la Sicilia, rendendo difficile immaginare un miglioramento della situazione idrica nel breve termine. La mancanza di precipitazioni durante i mesi estivi aggraverebbe ulteriormente la siccità.

anticiclone sub tropicale persistente
anticiclone sub tropicale persistente


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