22 maggio 2024
ore 8:23
di Francesco Nucera
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 Per tutti
il fenomeno della turbolenza
il fenomeno della turbolenza

Una forte turbolenza ha causato un morto e numerosi feriti sul volo Londra Singapore. Secondo i rapporti, l'aereo ha perso 2.000 metri di quota in soli cinque minuti, dopo un volo durato 11 ore. L'atterraggio d'emergenza è avvenuto a Bangkok. Il Boeing 777, partito da Londra, ha iniziato a perdere quota circa 10 ore dopo il decollo, mentre completava il passaggio sopra il Mare delle Andamane e si avvicinava alle coste della Thailandia. In quel momento, nella zona erano stati segnalati dei temporali, che potrebbero aver influenzato le condizioni di volo. 

La turbolenza aeronautica è un fenomeno che i passeggeri e l'equipaggio possono sperimentare durante il volo. Si tratta di movimenti imprevisti e improvvisi dell'aria che possono causare il movimento repentino dell'aereo. Questo fenomeno può variare da leggeri scuotimenti a forti scosse che disturbano significativamente il volo. La turbolenza è la principale causa di lesioni agli assistenti di volo e ai passeggeri, ed è uno dei tipi di incidenti aerei più comuni oggi. Poiché l'atmosfera è un fluido, come l'acqua, possiamo immaginarla come un grande fiume di venti che che crea vortici o si adatta agli ostacoli, formando onde. Possiamo definire questi movimenti casuali, che si sovrappongono al vento medio, come turbolenze. 

La turbolenza è principalmente dovuta a diverse cause:

Turbolenza termica o convettiva: questo tipo di turbolenza si verifica quando l'aria calda sale e l'aria fredda scende, creando correnti ascendenti e discendenti. È comune vicino alla superficie terrestre durante le giornate calde o nelle regioni tropicali.

Turbolenza di scia: generata dai vortici di scia delle estremità alari degli aerei. Questi vortici possono creare turbolenza significativa e sono particolarmente pericolosi durante le fasi di decollo e atterraggio, influenzando altri aerei che seguono o incrociano la stessa traiettoria di volo.

Turbolenza in aria chiara (CAT): si verifica in assenza di qualsiasi segnale visivo come nuvole, e si trova comunemente vicino o all'interno dei getti d'aria (jet streams), dove vi sono forti differenze di velocità del vento e temperatura ad alte altitudini. 

Turbolenza orografica: si presenta quando un flusso d'aria incontra ostacoli come montagne o colline. L'aria è costretta a salire lungo il versante montuoso, creando instabilità e turbolenza al di sopra e a valle dell'ostacolo.

Eventi in aumento. Questi tipi di turbolenza sono naturali e, benché possano essere scomodi e talvolta spaventosi, gli aerei sono progettati per tollerarli. I piloti e i controllori del traffico aereo lavorano insieme per prevedere ed evitare le zone di forte turbolenza quando possibile, incrementando così la sicurezza e il comfort durante il volo. Ci sono evidenze, secondo recenti studi, che le turbolenze in aria limpida stanno aumentando significativamente in tutto il mondo e che possano ancora aumentare per via dei cambiamenti climatici, in particolare lungo le rotte aeree più trafficate.  Altri studi indicano inoltre che la corrente a getto sta diventando più forte per via del cambiamento climatico. Ciò non significa, però, che volare sarà meno sicuro. Tuttavia è prematuro poter sostenere che questo evento sia il frutto del cambiamento climatico e indagini più approfondite andrebbero fatte a tal riguardo.



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